Le diete Low Fat

 

Ai miei ragazzi suggerisco sempre di guardare bene le etichette degli alimenti. Imparare le calorie che ha un alimento non da un punto di vista maniacale od ossessivo, ma per rendersi conto che una mozzarella o uno stracchino, spesso non sono così ipocaloriche come il senso comune vorrebbe farti credere. Ad esempio in quanti sanno che il burro è meno calorico dell’olio?

Ovviamente a monte ci deve essere un processo di selezione: cercare sempre di orientarsi su alimenti freschi e/o di buona qualità. Quando siamo al supermercato se ci abituiamo a osservare i valori nutrizionali iniziamo a capire cosa e quanto stiamo mangiando. Ma perchè suggerire alimento light con zero grassi ad esempio?
Anche in questo caso non si tratta di ossessione o mode momentanee. Uno stile di vita sano prevede le giuste quantità di grassi/ proteine e carboidrati, tuttavia spesso, troppo spesso, molti alimenti per essere resi palatabili hanno un grande contenuto di grassi e zuccheri. Se degli zuccheri ci possiamo facilmente accorgere, sui grassi è più subdola la cosa. Un esempio sono i cibi vegani che sembrano tanto sani, ma hanno più grassi di una costicina di maiale. Il risultato è che si è convinti di mangiare sano facendo l’errata associazione che sano significhi magro o ipocalorico, quando in realtà stiamo assumendo un bel po’ di calorie, che arrivando dai grassi riempiono poco lo stomaco. Risultato: aumentiamo di peso e magari abbiamo pure fame.
Per questo consiglio di andare su alimenti a zero grassi, perchè tanto dopo, coscientemente o meno vi ritroverete ad assumerli questi grassi, che siano dalle arachidi durante l’aperitivo o dalla sovracoscia di pollo o dal sugo della pasta. Limitando ciò su cui avrete controllo, tutto ciò che sarà inaspettato non potrà inficiare il risultato finale.

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